Come sapete, grazie al lavoro di concerto tra Governo, Parlamento e Alleanza contro la Povertà, è stata approvata la legge sul contrasto alla povertà che prevede la prima misura nazionale di contrasto alle fragilità economiche e sociali, ovvero il Reddito di Inclusione.
Dal 1° dicembre 2017 le famiglie aventi diritto possono farne richiesta e l’operatività partirà il 1° gennaio 2018.
La misura consiste nella presa in carico della persona in condizioni di fragilità, attraverso un beneficio economico e una componente di servizi; questi sono assicurati dalla rete dei comuni, Ambiti Sociali, Terzo settore e da tutti gli attori coinvolti, mediante un progetto personalizzato avente per finalità l’attivazione e l’inclusione sociale e lavorativa, garantita uniformemente in tutto il territorio nazionale.
È proprio l’impegno, che si concretizza nel progetto personalizzato, a fare di questa misura uno strumento che supera la visione assistenzialista – radicata troppo spesso, purtroppo, nel nostro Paese – per mettere al centro la persona nel rispetto della sua dignità.
I comuni, insieme al nucleo familiare, potranno avviare i Progetti di inclusione personalizzati, sulla base di una valutazione multidimensionale che ne identifica i bisogni.
Di seguito la lettera di accompagnamento del “dipartimento Welfare” del PD e le slide di presentazione del R.E.I.